Buona, buonissima! Da anni nel periodo invernale preparo questa torta che, con la sua semplicità, ha conquistato molti dei nostri clienti. Nessuna crema nell'impasto ad appesantire o coprire il sapore semplice ed inconfondibile delle arance con il cui succo viene fatta: a volte la accompagno con una crema al cioccolato fondente, ma personalmente preferisco gustarla ricoperta solamente di glassa all'arancia e zucchero a velo.
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Tutte le mattine agli ospiti del nostro agriturismo viene servita una colazione a base di torte, biscotti, pane e marmellate fatte in casa...questi sono i biscottini preparati oggi, frolla e marmellata di fichi! Ingredienti 1 uovo farina zucchero burro lievito da dolci scorza di limone marmellata
Ciao!!! Avete visto i buonissimi latticini che mi sono stati consegnati ieri?? Ecco, quelli che vi presento sono due dolci del nostro menù di stasera, aggiunti proprio per esaltare la bontà di questi ingredienti freschissimi.... Frittelle di farina di castagne e ricotta frescaIngredienti Farina di castagne 300 gr Rosmarino 2 cucchiai di zucchero Sale Olio extra vergine di oliva Ricotta fresca Procedimento Facciamo l'impasto per le frittelle amalgamando 300 gr di farina di castagne con circa 150-200 ml di acqua. La quantità di acqua necessaria varia a seconda della qualità e dell'"età" della farina utilizzata....l'impasto comunque deve risultare abbastanza denso, molto più di quello che serve per fare il castagnaccio. Aggiungiamo 2 cucchiai di zucchero, una presa di sale, una manciata di foglioline di rosmarino tritate e un filo di olio extravergine di oliva. Lasciamo riposare al fresco l'impasto per un'oretta, quindi friggiamolo a cucchiaiate in abbondante olio di semi caldo. Durante la cottura giriamo spesso le frittelle, quindi scoliamole e serviamole accompagnate da ricotta freschissima. Yogurt con cioccolato fondentePiù semplice non si può....ma lo yogurt fresco delle Roncacce non ha bisogno di grandi ricette.....quindi: un fondo croccante di cantuccini frantumati, tanto yogurt fresco e scaglie di cioccolato fondente! "...... non sempre sono necessarie le lettere e le scienze per guadagnarsi la pubblica stima: anche un'arte assai umile, accompagnata da un cuor gentile ed esercitata con perizia e decoro, ci può far degni del rispetto e dell'amore dei nostri simili" : così l'Artusi parla di Antonio Mattei di Prato, il padre del terzo biscotto più famoso al mondo....i Cantuccini! Il nome deriva da "canto" parte di un pezzo, probabilmente perchè i più poveri si accontentavano dei cantucci, parti terminali, del filone dal quale venivano tagliati i biscotti. Già alla corte dei Medici venivano serviti biscotti simili, anche se privi di mandorle, mentre la versione attuale, invece, segue la ricetta del fornaio-pasticcere pratese. I suoi Cantuccini hanno deliziato molti palati illustri....Herman Hessein una sua lettera del suo "Dall'Italia" scriveva: "Trovai un passaggio gratuito su una vettura signorile e raggiunsi presto Prato, dove arrivai di ottimo umore e avendo anche risparmiato i soldi del viaggio. Perciò non ritenni necessario affrettarmi e andai per prima cosa a trovare un amico che abitava vicino al municipio. Sapete come sono famosi i biscotti di Prato! Dunque, il mio amico li fabbricava e ci faceva buoni affari. Quel giorno, in occasione della festività, aveva sospeso il lavoro e fu molto contento di trovarsi in così allegra compagnia." Un biscotto semplice, che per tradizione serviamo sempre accompagnato da buon vin santo, e che ormai è conosciuto ed esportato ovunque. Per tutelare questo prodotto nel mercato, in attesa di ricevere il marchio di indicazione di origine protetta, la AssoCantuccini, associazione di 13 imprese toscane, ha stabilito dei parametri precisi per poter chiamare un biscotto Cantuccino, come per esempio deve contenere almeno il 20% di mandorle intere non sbucciate, il 4% minimo di tuorlo d'uovo, deve essere fatto solamente utilizzando burro, deve avere dimensioni precise. Importantissima è anche la croccantezza: proprio per questo motivo fondamentale è la loro cottura, affinchè siano asciutti anche all'interno. Quella che vi riporto sotto è la ricetta dei miei cantuccini, che certo non hanno la pretesa di essere come quelli autentici, anche perchè io seguo le dosi di mia nonna Loriana, famosa nel nostro paesino per i suoi buonissimi cantucci ma che certo non conosce disciplinari e regole scritte!!! Provateli però, meritano veramente..... Ingredienti 6 uova 450 gr di zucchero 500 gr di farina 30 gr di burro 1 bustina di lievito 1 cucchiaino di scorza di limone 150 gr di mandorle non sbucciate Preparazione Amalgamiamo benissimo lo zucchero a cinque uova intere ed un tuorlo (questo primo passaggio è fondamentale, perchè se non giriamo bene rischiamo che i biscotti vengano schiacciati), quindi aggiungiamo la farina, il burro fuso, la bustina di lievito ed il cucchiaino di scorza di limone. Foderiamo una leccarda con carta da forno e dividiamo l'impasto in filoni lunghi e stretti, distanziandoli un po' gli uni dagli altri per evitare che lievitando in cottura si attacchino. Cuociamo a 180° per 20-25 minuti. Togliamo la leccarda dal forno e lasciamo intiepidire per due minuti i filoni, quindi tagliamoli con un coltello trasversalmente, in modo da ottenere i singoli biscotti. Non aspettiamo troppo dopo averli tolti dal forno perchè altrimenti si romperanno. Una volta tagliati rimettiamoli tutti sulla leccarda e inforniamoli di nuovo per altri due-tre minuti in modo che si asciughino bene anche all'interno. A questo punto i nostri cantuccini sono pronti per essere serviti con Vin Santo! Risveglio innevato stamani!!!! Per iniziare ancora meglio la giornata....una bella fetta di torta di mele....!! La ricetta di questo dolce è una di quelle che ho "rubato" a mia nonna Loriana: la sua torta di mele è unica.....fin da piccola ne sono stata innamorata! Mia nonna non pesa gli ingredienti ma utilizza un bicchiere per misurarli....sempre lo stesso bicchiere da non so quanti anni..... Quella che vi propongo è la ricetta rivista da me, con qualche aggiunta rispetto all'originale! Preparazione Sbattiamo le uova con lo zucchero, aggiungiamo quindi il burro fuso, la farina, 100 ml di latte, una bustina di lievito, un po' di scorza di limone grattata, un bicchierino di vin Santo, una manciata di semi di anice, un pizzico di sale. Amalgamiamo benissimo tutti gli ingredienti, poi versiamo l'impasto in una tortiera rivestita di carta da forno. Tagliamo le mele a spicchi ed infiliamoli nell'impasto perpendicalarmente: utilizziamo tutte e 4 le mele...anche se gli spicchi sembrano troppi servono tutti!! Cospargiamo la torta con zucchero e mettiamola a cuocere in forno a circa 150-170° per un'ora. Una volta sfornata lasciamola fredare quindi togliamola dalla tortiera e prima di servire spolveriamola con zucchero a velo. Io preferisco servire la torta di mele a temperatura ambiente, magari accompagnandola con una crema inglese calda ed un bicchierino di Vin Santo.....
Io li preferisco con lo zucchero, ma in molti li mangiano dopo averli cosparsi di parmigiano......in ogni caso buonissimi!!!!! Il termine "migliaccio" a Pistoia si riferisce ad una crepe a base di sangue di maiale, ma nel resto della Toscana con questo nome vengono indicate anche focacce preparate con farina gialla o di castagne. L'impasto per i migliacci pistoiesi è costituito da sangue di maiale, brodo di maiale, farina, sale e spezie. Nelle norcinerie della nostra città li possiamo acquistare già pronti, ma volendo farli a casa dobbiamo innanzitutto procurarci un buon preparato....io vi consiglio di recarvi sulla sala, all'Antica Norcineria Orsi, lì troverete sicuramente il necessario per cucinare dei buonissimi migliacci!!! Il preparato che acquisterete è piuttosto liquido e di solito è pronto all'uso: solo nel caso non siano già stati messi dal norcino, si devono aggiungere uvette e pinoli.
Quella che vi propongo oggi è la ricetta di quelli che nel paese dove sono nata venivano chiamati "brutti ma boni": in realtà la versione originale di questi biscotti tipici è un po' diversa e prevede l'utilizzo di nocciole a copertura, mentre io utilizzo cornflakes. Sono buonissimi a fine pasto accompagnati da buon Vinsanto, ma anche a colazione, e se li mettiamo in un contenitore a chiusura ermetica, li possiamo tranquillamente conservare per alcuni giorni. Ingredienti
200 gr di farina 150 gr di burro 2 uova 100 gr di zucchero 1/2 bustina di lievito da dolci 1 manciata di pinoli 1 manciata di uvetta cornflakes Preparazione Impastiamo lo zucchero con il burro ammorbidito, quindi aggiungiamo le uova, la farina, ed il lievito. Strizziamo bene l'uvetta che avremmo messo precedentemente in ammollo ed aggiungiamola assieme ai pinoli al resto dell'impasto. Amalgamiamo bene tutto quindi con l'aiuto di cucchiai formiamo delle palline che andremo a rigirare nei cornflakes in modo che questi restino attaccati alla loro superficie. Disponiamo i biscotti su una placca da forno rivestita di carta da forno e ricordiamo di metterli non troppo attaccati gli uni agli altri per evitare che in cottura si attacchino fra loro, visto che lieviteranno abbastanza. Infornare a 180° per circa 15 minuti. Una volta tolti dal forno li lasceremo freddare. Possiamo anche servirli spolverati con zucchero a velo. Assieme ai cenci perchè non friggere anche due frittelle di riso o "Frittelle di San Giuseppe"??!!! Tipiche della festa dei papà, 19 Marzo, vanno benissimo anche in questi giorni...Una curiosità: sapete perchè per San Giuseppe si usa far frittelle? Perchè San Giuseppe, nella tradizione popolare, come secondo lavoro faceva il friggitore....!!! Esistono tante ricette di frittelle di riso, una delle quali prevede l'aggiunta nell'impasto di uva sultanina.....adorando questo ingrediente direi che è la mia preferita, ma oggi vi propongo la ricetta che faccio tutti i giorni per offrire le frittelle a fine pasto ai nostri ospiti: per esperienza so che il mio amore per l'uvetta non è molto condiviso, per cui evito di metterla!
Ricetta per 4 persone:
Togliamo dal fuoco e facciamo raffreddare, quindi aggiungiamo due uova, 2 cucchiai di farina,mezza bustina di lievito da dolci, un cucchiaio di scorza di arancio grattata e mezzo bicchierino di vin santo. Lasciamo riposare per un'oretta quindi, aiutandosi con due cucchiai, friggiamo l'impasto in abbondante olio caldo. Scoliamo le frittelle quando sono ben dorate, asciughiamole e spolveriamo di zucchero a velo. Manca poco più di una settimana a martedì grasso...in questi giorni voglio proporvi alcune ricette adattissime per questo periodo dell'anno, iniziando dalla più ovvia, ma buonissima.....i CENCI!!!! Ingredienti per 4 persone:
Preparazione: Impastate la farina con le uova, lo zucchero, il burro fuso, un bicchierino di Vin Santo, un pizzico di sale ed un cucchiaino di scorsa d'arancio. Lavorate bene fino ad ottenere un impasto liscio, quindi fate riposare un'ora in un luogo fresco. Spianare la sfoglia abbastanza fine e tagliatela a grosse strisce e poi a pezzi irregolari. La sfoglia si spiana facilmente a mano, oppure con una macchinetta. I cenci vanno cotti in olio abbondante e bollente. Appena pronti toglieteli dall'olio e metteteli su carta assorbente, quindi cospargeteli di zucchero vanigliato. Si possono servire sia caldi che freddi! P.s. una volta spianati e tagliati a me piace "annodarli" prima di friggerli..... |
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AutoreCiao, sono Elena, da otto anni la cuoca dell'Agriturismo Baldi, da quando mia mamma, Marica, mi ha passato il testimone... Archivio
Marzo 2022
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